Il centro storico di Troina: una passeggiata virtuale
la formidabile cima sembra sfidare le nubi […] le viuzze che vi serpeggiano sembrano sentieri di capre, tra casupole che hanno dislivelli paurosi; e soltanto sulla chiglia del formidabile vascello si allunga una via pianeggiante fiancheggiata da due file di case che sembrano sul punto di precipitare per gli scabri fianchi della roccia.
Così il celebre scrittore Federico De Roberto descriveva Troina nel 1909. E già queste parole appaiono sufficienti a rappresentare un quadro di quello che è oggi il centro storico di Troina, visto provenendo da Catania.
Arroccata a 1.120 m s.l.m., Troina sembra sospesa nel vuoto, volgendo lo sguardo all’Etna e alla costa ionica, da un lato, ai Nebrodi, dall’altro lato.
Queste sue caratteristiche hanno reso Troina, nel corso dei secoli, un luogo strategico appetibile, l’avamposto militare irrinunciabile della Sicilia interna.
Il centro storico di Troina corre sull’asse principale di via Conte Ruggero, costituito da elementi architettonici pregiati in cui sorgono edifici religiosi e civili e da alcuni palazzi nobiliari. Da qui si sviluppa una fitta rete di vicoli e vicoletti, in cui i collegamenti sono garantiti da scalinate a volte molto ripide.
Iniziamo, allora, la nostra passeggiata virtuale nel centro storico di Troina, percorrendo via Conte Ruggero fino a piazza Santa Lucia, soffermandoci sui siti di maggiore pregio.
Ex Cattedrale Normanna Chiesa Santa Maria Assunta
Situata in piazza Conte Ruggero, fu costruita tra il 1067 e il 1078 per volontà del conte Ruggero e fu la prima Cattedrale Normanna in Sicilia. L’interno presenta una pianta a croce latina suddivisa in tre navate e in essa sono custodite opere di grande valore, tra cui:
- La statua di San Silvestro;
- L’altare maggiore in seta e fili d’oro;
- La grande croce lignea raffigurante il Crocifisso del 1512;
- I quattro confessionali barocchi;
- Il Bacolo abbaziale in argento del XV secolo;
- La corona della Vergine Immacolata in argento.
Oratorio del SS. Sacramento
Situato sotto la Chiesa Santa Maria Assunta, l’Oratorio corrisponde alla cripta della chiesa e al transetto dell’antica cattedrale normanna, destinato al servizio religioso del Conte e della sua famiglia.
Secondo la tradizione, nella chiesa celebrò la messa Papa Urbano II (1088) e quest’avvenimento è testimoniato dalla scritta incisa nella predella innanzi all’altare.
Al suo interno la chiesa conserva un dipinto dell’Ultima cena (XVIII secolo) e un affresco del Cristo Pantocratore tardo medievale.
Palazzo Poeta e palazzo Squillaci
Proseguendo per via Conte Ruggero, si trovano due antichi palazzi nobiliari di elevato pregio: palazzo Poeta, uno dei migliori esempi di architettura civile dei primi del Novecento, e palazzo Squillaci (XIX secolo su impianto del XIV secolo), prospiciente a piazza Idria in cui di recente è stata installata una statua del Conte Ruggero.
Torre Capitania o Regio Castello
Subito dopo i sopracitati palazzi, sorge la Torre Capitania o Regio Castello. Esso si presenta come una massiccia costruzione a pianta quadrata ricavata dal torrione centrale dell’antico castello. Nei vari secoli ebbe differenti destinazioni d’uso: fu sede del Capitano di Giustizia durante il medioevo e carcere mandamentale in epoca borbonica. Oggi ospita importanti mostre ed eventi culturali.
L’ex di Convento di San Francesco e la Chiesa dell’Immacolata
Pochi metri più avanti, sorge l’ex Convento di San Francesco, del cui complesso fa parte la Chiesa dell’Immacolata. Il Convento fu fondato dai francescani nel 1470 e circa mezzo secolo dopo, ospitò l’imperatore Carlo V, reduce dal viaggio di Tunisi.
La chiesa dell’Immacolata è il risultato di diverse sovrapposizioni (normanne, rinascimentali e moderne) visibili dalle diverse strutture murarie e dagli elementi architettonici presenti.
Il quartiere San Procopio
Proseguendo la passeggiata lungo via Conte Ruggero, dopo aver attraversato Largo Medaglie d’Oro in cui è installato un murales in maiolica raffigurante la storia normanna, si giunge nell’antico quartiere di San Procopio. Qui sorge San Procopio Holiday, la nostra struttura ricettiva, che affianca un antico palazzo del seicento.
Il toponimo di questo quartiere deriva dall’esistenza, fino agli inizi del Novecento, dell’antica chiesa dedicata al martire Procopio.
Le strette viuzze di questo quartiere incorporano le antiche strutture di epoca arabo-normanno. Qui, peraltro, si estendeva l’antico insediamento ebraico. Dissolti nel nulla la giudecca e la sinagoga, nella collaterale via Belvedere si notano le tracce di una torre di avvistamento, la quale è perfettamente allineata con il vicino castello di Cerami. E da qui, è possibile ammirare un fantastico panorama della catena montuosa dei Nebrodi.
Chiesa di Santa Lucia
Proseguendo dall’ex convento di San Francesco, per via Conte Ruggero, si incontrano la struttura Oasi Maria Santissima, la chiesa di San Nicolò alla Piazza, il palazzo Sollima (1757), la chiesa settecentesca del SS. Salvatore. Si completa così via Conte Ruggero e si giunge al quartiere di Santa Lucia in sorge l’omonima chiesa. Ci troviamo nella parte occidentale della cittadella normanna e la chiesa risale al periodo medievale: al suo interno conserva i dipinti di San Silvestro e San Francesco, risalenti al Seicento, e la statua lignea del Cristo risorto (1731).
Nei pressi di piazza Santa Lucia sorgeva la Porta di Ram, una delle quattro porte di accesso alla cittadella arabo-normanna.